I.R.C.C.S. "Giovanni Paolo II" - Istituto oncologico - Bari, Città Metropolitana di Bari

Indirizzo: Viale Orazio Flacco, 65, 70124 Bari BA, Italia.
Telefono: 0805555111.
Sito web: sanita.puglia.it.
Specialità: Dipartimento della sanità pubblica, Centro di formazione.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 239 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.1/5.

Posizione di I.R.C.C.S. "Giovanni Paolo II" - Istituto oncologico

L'I.R.C.C.S. Giovanni Paolo II - Istituto oncologico, situato all'Indirizzo: Viale Orazio Flacco, 65, 70124 Bari BA, Italia, è un'importante struttura sanitaria specializzata nella ricerca e nella cura dei tumori. Il numero di telefono per contattarli è il 0805555111. Il loro sito web è sanita.puglia.it, dove è possibile trovare informazioni dettagliate sui servizi offerti.

Le specialità dell'istituto includono il Dipartimento della sanità pubblica e il Centro di formazione. Queste aree di competenza riflettono l'impegno dell'istituto nella prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori, nonché nella formazione di professionisti del settore sanitario.

La struttura è accessibile in sedia a rotelle, il che la rende adatta a tutti i pazienti. Dispone anche di un parcheggio accessibile in sedia a rotelle, il che facilita l'accesso per chi ha difficoltà di deambulazione.

L'I.R.C.C.S. Giovanni Paolo II - Istituto oncologico ha ricevuto un totale di 239 recensioni su Google My Business, con una media delle opinioni di 4.1/5. Questa valutazione positiva riflette la qualità delle cure e dei servizi forniti dall'istituto.

Recensioni di I.R.C.C.S. "Giovanni Paolo II" - Istituto oncologico

I.R.C.C.S.
Tiziana Todaro
5/5

Sono stata operata venerdì 26 luglio nel reparto di chirurgia senologica. Stanze accoglienti e pulite. Non ci sono parole per descrivere il lavoro magnifico che ogni giorno il personale sanitario svolge. Pronti a rispondere ad ogni esigenza del paziente anche e soprattutto di notte, per non parlare delle parole dolci e rassicuranti delle Oss delle infermiere e delle addette alle pulizie. Ma un ringraziamento particolare va al dottor Digiesi e alla dottoressa D’antona medici dal cuore d’oro , umani e disponibili e a tutto il personale della sala operatoria. Mi sono sentita parte di una grande famiglia insieme alle mie compagne di avventura.

I.R.C.C.S.
NICOLA LEONETTI
1/5

Qualche giorno fa, mia madre ha fatto un'ecografia tiroidea con il dott. Achille Gaetano e, con grande sorpresa, il costo è passato dai 75 euro di qualche mese fa agli attuali 122 euro, per 1 minuto ad orologio. Non so di chi sia la responsabilità, ma è una grande vergogna. Questo attaccamento ai soldi è semplicemente disgustoso. Vi arricchite sulle disgrazie di noi pazienti.

I.R.C.C.S.
teodora iacob
5/5

Le 5 stelle vanno per tutto il reparto che mi ha seguita per circa un anno.. e che sicuramente avranno cura per i prossimi 5 anni. Devo però dire a malincuore che all’ingresso dell’ospedale oggi mi hanno cacciata via dicendomi che mi dimostreranno che io li non potrò più entrare. La favola è andata così :
Oggi dopo un viaggio di oltre 3 ore di macchina, verso le ore 11:30 arrivo in ospedale dico al personale della sicurezza che devo entrare solo per circa 10 minuti poi vado via, mi guardano e con grande arroganza e aggressività mi dicono che non posso . Dico che non posso camminare molto e mi fanno entrare solo per farmi scendere dalla macchina e poi la persona che era con me doveva uscire per portare la macchina non si sa dove. Appena entrata dico all’altro ragazzo di farmi fare un giro se trovo un parcheggio la lascio altrimenti esco. In quel momento mi hanno aggredita in due minacciandomi che devo assolutamente uscire da lì. Ho detto loro che voglio solo capire se ci fosse un parcheggio libero . A quel punto sono stata oltre che aggredita anche minacciata che non sarei più entrata in quel ospedale per curarmi. Vorrei soltanto che si prendano provvedimenti per il personale della sicurezza e che cerchino di trovare un modo più garbato ed educato per parlare con noi. Non stiamo andando in quel ospedale per qualche piacere, stiamo andando solo per cercare di curarci.
Sono sempre aggressivi e scontrosi senza motivo. Non volevamo parcheggiare irregolarmente, non pretende nessuno cose non regolari o che possano disturbare la quiete pubblica. Ma abbiamo il diritto di girare nel parcheggio per tentare di trovare un posto(visto che loro non girano mai nel parcheggio ma urlano e maltrattano soltanto all’ingresso, non possono sapere se ci sono parcheggi liberi, inoltre fanno passare persone che loro vogliono e altre le minacciano ). Nessuno va lì per comandare, ma per curarsi le malattie gravi. Eppure loro dicono che noi vogliamo comandare..ma cosa ci sarebbe mai da comandare? Devono imparare a parlare con le persone, aldilà del fatto che non abbiamo fatto alcun torto, non hanno il diritto di minacciare nessuno. Discriminano pure le persone che siamo fuori regione..secondo loro non abbiamo alcun diritto e non dovremmo andare lì per le cure. ATTENZIONE: si parla della vigilanza/ parcheggiatori che non si dovrebbero permettere di provvedere parola sulle cure dei pazienti. SITUAZIONI, ATTEGGIAMENTI E SCANDALI ASSURDI PER NULLA. PERCHÈ LORO NON VOGLIONO DARCI IL PERMESSO DI CERCARE UN POSTO NEL PARCHEGGIO DELL'OSPEDALE. Spero che questo messaggio venga letto da chi di competenza per fermare questa grave situazione. Alla fine oggi io ho fatto un viaggio di circa 3 ore per arrivare in ospedale, solo per fare il lavaggio al picc port (i famosi 5 minuti di visita erano questi) ma loro mi hanno cacciata dall’ospedale e non l’ho potuto fare.

I.R.C.C.S.
Lucia Sarno
5/5

Come malata oncologica ho partecipato con mille incertezze ,con tante paure , con molta ansia ,al corso di Nordik Wolking organizzato dal Giovanni Paolo ||°, la nostra istruttrice la dott. Rosa Divella ha rappresentato non solo la nostra insegnante ma anche la nostra motivatrice , il nostro supporto, non solo fisico ma anche psicologico , molti di noi erano convinti di non potercela fare ,ma lei con la sua dolcezza , la sua caparbietà , è riuscita ad infondere quella sicurezza che ci ha spinto a muovere i primi incerti passi per poi acquisire finalmente il ritmo giusto , la resistenza a due ore di sano movimento , la voglia di incontrarsi con i compagni di percorso con i quali abbiamo condiviso anche un altro percorso, quello oncologico...ci siamo supportati a vicenda nonostante continuassimo con le cure ,con le visite , con le paure ...personalmente ritengo che il Nordik Walking sia il movimento più idoneo per noi malati oncologici ,in particolare per chi ha subito la mastectomia e di conseguenza la riduzione del movimento del braccio , col Nordik Walking si è costretti ad impugnare i bastoncini e a seguire il ritmo dato dall'istruttrice , io ho avuto un grande giovamento e penso che durante la pausa estiva continuerò a praticare tutto ciò che mi ha insegnato la mia cara istruttrice Rosa Divella e con l'augurio che a settembre possiamo ritrovarci tutti e ripartire da dove abbiamo interrotto .Ringrazio tutto lo staff che ha portato avanti questo meraviglioso progetto , grazie ?

I.R.C.C.S.
damiano morleo
5/5

L'eccellenza della sanità pubblica messa in opera, luogo santo, pulito, accogliente che non ti fa pensare il fatto di essere in ospedale, dai Professori a gli Oss,solo gentilezza e disponibilità.
Un plauso e ringraziamento al dott. Mastrorosa, urologo e chirurgo di eccellenza che mi ha seguito ed operato, la sensazione che trasmette è quella di essere un buon amico prima ancora di essere il tuo medico, un eccellente medico.

I.R.C.C.S.
serena pedone
1/5

Un ospedale che sembra molto curato e pulito ma quando ci si entra diventa un incubo.
Personale medico molto preparato e professionale ma il personale OSS e infermieristico e’ davvero da riformare ! Hanno bisogno di fare dei corsi per stare con malati oncologici , non hanno sensibilità ed empatia e non capiscono che sia per un paziente che per un parente avere la minima “educazione” nel rispondere o prestare soccorso fa molto! La vita è imprevedibile .. forse potrebbero capirlo solo se un giorno al posto del “malato” ci fossero loro ma questo non si augura a nessuno.
Speriamo si prendano solo provvedimenti.

I.R.C.C.S.
Gianna Luisi
1/5

Nulla contro il personale medico , ma delle guardie giurate poste all'ingresso non se ne salva nessuno . A qualsiasi ora si arriva non c'è mai posto nel parcheggio per alcuni , mentre per altri si , e se provi a chiedere il perché , ti trattano nel peggiore dei modi tra insulti e imprecazioni a voce alta , senza alcun rispetto per persone malate e a volte anche anziane . Sono di una maleducazione unica ?

I.R.C.C.S.
Anna Maria Mastrolia
5/5

Molto consigliato.
Competenza e professionalità.
Norme anticovid rigorosamente rispettate.
La SSD di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, oltre ad essere molto organizzata, offre un team di professionisti eccezionale.
Ho effettuato in estrema sicurezza una esofagogastroduodenoscopia con la dott.ssa L. Montenegro, assistita dalla infermiera dott.ssa Delle Grazie. Inoltre, accoglienza empatica, rispetto e soprattutto una grande professionalità e competenza hanno contribuito efficacemente a farmi sentire a mio agio per collaborare durante l'esecuzione dell'esame.
Un grazie particolare alla dott.ssa Montenegro per la chiarezza con cui si esprime su argomenti non semplici per tutti e per la fiducia che infonde.
Un grazie speciale anche alla dott.ssa Patruno del Centro Studi Tumori Eredofamiliari, U.O.C. Oncologia Sperimentale e Gestione Biobanca, che con molta delicatezza mi ha accompagnata a ricontattare la morte per patologie neoplastiche di molti miei familiari.
Ci tengo a precisare che fino a un anno fa la sola idea di andare al P. O. Oncologico, anche per accertamenti diagnostici, mi faceva star male.
Ho constatato, invece, che è uno dei pochi centri sanitari da cui mi sono sentita presa in carico e che ogni U. O. lavora in rete con l'altra, avendo l'obiettivo comune del benessere del cittadino.
Valide le misure anticovid adottate, sia all'esterno che all'interno della struttura.
Oltre al termoscanner e al saturimetro, chi deve sottoporsi ad esami invasivi effettua anche il test rapido con risultato immediato. Il Giovanni Paolo II è uno dei pochi presidi ospedalieri che sta continuando ad effettuare esami e visite prenotati, cercando di garantire sicurezza e professionalità.
Molti cittadini, sia in difficoltà di salute sia per effettuare screening di prevenzione, hanno giustificati timori di contagiarsi, venendo a contatto con operatori sanitari e pazienti, all'interno di una struttura sanitaria.
Secondo me, con adeguate precauzioni è ok, dal punto di vista del rischio.

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