Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo

Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele II, 12, 64012 Campli TE, Italia.

Specialità: Chiesa, Luogo di culto.
Altri dati di interesse: Ingresso accessibile in sedia a rotelle, Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.
Opinioni: Questa azienda ha 47 recensioni su Google My Business.
Media delle opinioni: 4.6/5.

📌 Posizione di Parrocchia di Santa Maria in Platea

Parrocchia di Santa Maria in Platea Piazza Vittorio Emanuele II, 12, 64012 Campli TE, Italia

Parrocchia di Santa Maria in Platea: Un Luogo di Ritorno per i Fedeli

La Parrocchia di Santa Maria in Platea, situata a Piazza Vittorio Emanuele II, 12, 64012 Campli TE, è un luogo di culto che merita la visita per vari motivi. Questa chiesa, con la sua architettura storica e il suo ambiente sereno, offre un rifugio per i fedeli e gli ospiti che desiderano esplorare la rica tradizione religiosa della zona.

Per contattare la chiesa, potrebbe utilizzare il numero telefónico disponibile su Google My Business, ma per la informazioni più recenti e dirette, è consigliabile verificare direttamente il sito web ufficiale, se disponibile. Attualmente, non è disponibile un indirizzo web specifico, ma la sicurezza e la facilità di accesso sono garantite grazie ai servizi di accessibility che includono un ingresso accessibile in sedia a rotelle e un parcheggio accessibile in sedia a rotelle. Questi dettagli sono particolarmente importanti per chi ha bisogno di facilitazioni speciali, assicurando che tutti possano godersi la visita senza difficoltà.

Quando si parla di opinioni, la Parrocchia di Santa Maria in Platea ha raccolto un significativo numero di recensioni, con un totale di 47 su Google My Business. La media delle opinioni è molto alta, con un solido 4.6/5, che riflette la soddisfazione generale dei visitatori e dei fedeli che hanno avuto l'opportunità di esperimentare la chiesa. Questo feedback positivo gioca un ruolo chiave nella reputazione della parrocchia e nel suo valore come luogo di culto e di comunidad.

Per chiunque stia cercando informazioni sulla Parrocchia di Santa Maria in Platea, è importante notare che si tratta di un'instituzione che combina la funzione religiosa con la preservazione del patrimonio storico. La chiesa non è solo un luogo per la preghiera e le celebrazioni, ma anche un ben restaurato esempio di architettura religiosa italiana. La sua posizione centrale su Piazza Vittorio Emanuele II la rende facilmente accessibile per chi visita la zona.

👍 Recensioni di Parrocchia di Santa Maria in Platea

Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo
Cristian
5/5

La chiesa di Santa Maria in Platea, nota anche come cattedrale e duomo di Campli è una chiesa parrocchiale della città di Campli, in provincia di Teramo,[1] già cattedrale della diocesi di Campli, soppressa nel 1818 ed aggregata alla diocesi di Teramo.

È stata classificata come Monumento nazionale d'Italia dal 1902[2] e rappresenta una delle realtà di maggiore identificazione e suggestione del territorio camplese, custodendo memoria d'arte e di spiritualità. I fedeli locali la considerano come il luogo deputato per la venerazione dell'Immacolata Concezione che chiamano confidenzialmente «Madonna delle dodici stelle».[3]

Prende la denominazione di Santa Maria dalla statua trecentesca in pietra,[4] attribuita all'artista Gianfrancesco Gagliardelli, alloggiata nella nicchia al di sopra del portale principale. La scultura ritrae la Madonna col Bambino che rivolge benevola il suo sguardo alla piazza (platèa) principale della città.[5] Di particolare interesse iconografico è la postura del Bambino in piedi,[6] ritenuta di grande pregio dall’archeologo castellano Felice Barnabei.[7]

Le fonti non indicano la data esatta della primitiva costruzione del sito di culto. La chiesa attuale è stata edificata alla fine del XIV secolo, anteriormente al 1395,[24] sui resti di un edificio più antico, risalente a prima dell'anno 1.000[5] che oggi è la cripta. Nel corso del tempo la fabbrica medioevale,[26] ad una sola navata,[6][24] ha subito varie trasformazioni, tra le quali gli ampliamenti delle navate laterali, nel 1470 è stata aggiunta quella rivolta ad ovest per volontà di Cipriano Quintavalle, pievano dal 1470 al 1513,[24] nel 1561 quella rivolta ad est.[6] Al 1513 risale la realizzazione della tribuna dell'abside con il coro e al 1663 la cantoria con l'organo a canne.[27] In seguito, a causa dei danni provocati dal terremoto dell'Aquila del 1703, si sono resi necessari lavori di restauro con la riconfigurazione della facciata.

Tra le Carte farnesiane del fascio 1150 è stata ritrovata una lettera del «Capitolo e dei Canonici di Santa Maria della Piazza di Campli», datata febbraio 1562, indirizzata a Margherita d'Austria, scritta per trovare soluzione a dissapori interni alla chiesa. L'epistola contiene la richiesta: «si possa eleggere in questo loco un pastor qual sia persona literata e di vita exemplar».[28]

La Cripta

Al di sotto della zona presbiteriale si trova la cripta di impianto benedettino.[30] Il suo spazio è scandito dalla presenza di cinque navatelle coperte da quindici campate.[35] Gli storici locali ricordano che nella notte tra il 6 ed il 7 giugno 1904, un incendio ha distrutto completamente quanto vi era custodito, compreso il pavimento di «reggiole di Napoli», ossia di «mattoni verniciati a fuoco».[33] Al suo interno vi è un ciclo di affreschi eseguiti nei primi decenni del XIV secolo attribuibili a Niccolò di Valle Castellana.[26] Originariamente l'opera pittorica doveva estendersi lungo tutte le pareti, mentre oggi ne rimangono porzioni ancora parzialmente leggibili. Si distinguono le figure dei Quattro Evangelisti, ritratti in una volta a crociera della navatella centrale, sant'Elena imperatrice che prova la vera Croce, sant'Orsola con le Vergini compagne, la Resurrezione della Madonna tra gli Apostoli,[4] e la Pentecoste che si trovano sulle pareti delle campate di fondo.[35] Il ciclo pittorico, ha caratteristiche di un complesso unitario, dipinto dalla stessa mano, con riquadrature delimitate da fasce di finto mosaico ed altri decori con continuità, circostanza che esclude possa trattarsi di opere commissionate come «ex voto».[36]

Bellissima chiesa con restauro in corso, anche se devo ammettere passare sotto tutte queste impalcature mette un po' in apprensione; la cripta affrescata e la statua della Madonna delle 12 stelle veramente sorprendenti.... Peccato l' inclemeza delle sciagurate situazioni, quali incendi e terremoti ,che nei tempo hanno infierito sull' originale bellezza di questo bel Duomo🙏⛪👍

Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo
Davide F.
5/5

"Nota anche come Cattedrale e Duomo di Campli classificata come Monumento nazionale d'Italia dal 1902.
Chiesa costruita su una chiesa preesistente (ora cripta) a pianta rettangolare è formata da cinque piccole navate con volte a crociera sorrette da pilastri ottagonali. Tre arcate congiungono la cripta ad una piccola cappella quadrata, costruita nel 1513 che andò a sostituire probabilmente l'originaria abside. La chiesa attuale si presenta oggi a tre navate: quella di sinistra fu costruita dal 1470 al 1513, quella di destra fu aggiunta nel 1561: fanno fede di ciò gli atti di visita nel 1575. Sotto il vescovado Falconi, anno 1713, fu elevata la navata centrale; ai lavori di restauro, a cui la chiesa fu sottoposta, tra il 1713 e il 1730 è associato anche il ciclo di dipinti che decora il soffitto di 300 mq. L'esterno della chiesa è caratterizzato da due aspetti architettonici: lo stile romanico del campanile e quello neoclassico del fronte dell'edificio.
A metà della navata a parti opposte si guardano i dipinti del pittore sardo Scasellati.
L'interno della chiesa è scandito da tre navate. L'altare ospita, nella nicchia centrale, una Madonna di Giacomo da Campli e due tavole con i santi di Cola dell'Amatrice, oggi conservate nel museo civico. Vi sono, inoltre, la Cappella di Sant'Andrea Apostolo, dove si conserva la tela di Giovan Battista Ragazzini, realizzata nel 1557,raffigurante una Madonna col Bambino ed i Santi. Di seguito, Visitazione della Madonna a sant'Elisabetta ed un gruppo ligneo di Gagliardelli, una Madonna col Bambino di Silvestro dell'Aquila ed un altare in pietra di Sebastiano da Como.

Tra le pregevoli opere custodite da questa chiesa si ricordano anche due reliquiari, quali: il braccio ed il busto di san Pancrazio, protettore di Campli. Il braccio è realizzato in argento sbalzato e cesellato, impiantato su un supporto circolare, termina con una mano che stringe un ramo di palma simbolo del martirio.

la cripta di impianto benedettino.Il suo spazio è scandito dalla presenza di cinque navatelle coperte da quindici campate. Gli storici locali ricordano che nella notte tra il 6 ed il 7 giugno 1904, un incendio ha distrutto completamente quanto vi era custodito, compreso il pavimento di «reggiole di Napoli», ossia di «mattoni verniciati a fuoco». Al suo interno vi è un ciclo di affreschi eseguiti nei primi decenni del XIV secolo attribuibili a Niccolò di Valle Castellana. Originariamente l'opera pittorica doveva estendersi lungo tutte le pareti, mentre oggi ne rimangono porzioni ancora parzialmente leggibili. Si distinguono le figure dei Quattro Evangelisti, ritratti in una volta a crociera della navatella centrale, sant'Elena imperatrice che prova la vera Croce, sant'Orsola con le Vergini compagne, la Resurrezione della Madonna tra gli Apostoli,e la Pentecoste che si trovano sulle pareti delle campate di fondo."

Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo
Livio D. M.
5/5

La chiesa è stata edificata alla fine del XIV secolo sui resti della criptavrisalenti all'anno 1000, purtroppo è stata daneggiata dal terremoto di Amatrice.

Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo
Camillo P.
5/5

Bellissima. Affreschi del 300 di scuola giottesca, soffitto ligneo del 700 e la Madonna con bambino di Silvestro dell'Aquila. Da visitare assolutamente.

Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo
Cinzia G.
4/5

Ci sono entrata per caso, in verità. Magari ero solo curiosa. Qui a Campli la Scala Santa ( peraltro molto fascinosa coi suoi 28 scalini in legno d'ulivo molto vissuto) la fa da padrone. Questa chiesa "in platea" è commovente nelle sue ferite intrecciate con la sua bellezza. Il terremoto l'ha squarciata e l'uomo sta difendendola. Se penso che "in platea" voleva dire "mi apro alla piazza, al popolo", il mio cuore si sente anche lui, come la chiesa, ferito ma anche ammirato.
Non so quando e se verrà avviata una ristrutturazione. Ma, anche così, sul piano emotivo, questa chiesa non ha nulla da invidiare alla bellissima Scala Santa....

Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo
Antonio V.
4/5

La chiesa di Santa Maria in Platea, nota anche come cattedrale e duomo di Campli è una chiesa parrocchiale della città di Campli, in provincia di Teramo.
È stata classificata come Monumento nazionale d'Italia dal 1902 e rappresenta una delle realtà di maggiore identificazione e suggestione del territorio camplese, custodendo memoria d'arte e di spiritualità. L'esterno della Chiesa mostra due diversi aspetti architettonici: lo stile romanico del campanile e quello neoclassico del frontale dell'edificio. Imponente la torre campanaria, con i 42 metri di altezza e la cuspide ottagonale. Le origini della Chiesa sono antichissime, la primitiva costruzione, oggi Cripta, risale a prima dell'anno Mille. All'interno custodisce molte opere d'arte e bellissimi affreschi ma, purtroppo, non ho potuto ammirali perché era chiusa.

Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo
Alfredo P. ?. B.
5/5

Cripta bella con affreschi . 5 stelle solo per la cripta

Parrocchia di Santa Maria in Platea - Campli, Provincia di Teramo
alisei. N.
3/5

La cattedrale di Santa Maria in Platea, edificata nel 1395 sui resti di un’antica costruzione, prende il nome dalla scultura in pietra posta sul portale. Un cartello esterno racconta la storia travagliata di questo edificio colpito più volte dai terremoti e oggetto di diversi interventi nel corso del tempo.
Particolare la facciata che si compone di una porzione centrale simmetrica intonacata posta tra due corpi laterali costituiti uno dal campanile l'altro dal proseguimento della chiesa stessa, ambedue in blocchi di pietra. La chiesa è aperta ma l’interno è tutto puntellato, l’intero edificio è sostenuto da una fitta ragnatela di tubi in acciaio (tubi innocenti verniciati). Il terremoto ha colpito duramente questo edificio, intere aree non sono accessibili e quello che più conta è che non sembra ci siano dei lavori in corso. Informandomi apprendo che non c’è molto da vedere, qualche scorcio d’affresco e il bel soffitto a tavole lignee dipinte, questo perché le opere più importanti sono state spostante nel Museo Diocesano compresa la famosa Madonna del Latte.

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